Bollettino PDO Basso Garda del 4 gennaio 2018
Un buon fine anno a tutt*, ma soprattutto un buon inizio 2018!
Diamo subito uno sguardo veloce al paniere, per poi passare a qualche piccola riflessione di fine anno.
Sul fronte della frutta e verdura fresca il basso Garda si è svuotato.
Rimangono i prootti di punta dei nostri agricoltori, come le mele di Danilo e de “le Pagliette”, gli spinaci di Mutti e le zucche Delica di Sergio. Sempre dalle nostre lande riusciamo a reperire anche radicchi, patate, cavoli, verze, zucche, aglio e scalogno.
Sopperisce a queste mancanze la coop. Tamiso.
I prodotti e i produttori scelti sono stati selezionati sia per vicinanza geografica che per qualità del prodotto, sperando di aver interpretato al meglio le vostre indicazioni etiche e culinarie.
Inoltre prodotti dal sud Italia per poter assaporare anche la stagionalità del basso Mediterraneo e ampia scelta di agrumi in attesa della prossima spedizione da Rosarno.
Sui prodotti confezionati ancora qualche novità:
Dalla Sicilia arrivano in pianta stabile nel nostro paniere OLIVE INCISE IN SALAMOIA e POMODORO “U SICCU” (secco), forniti da CONTADINAZIONI (http://www.fuorimercato.com/new/prodotti-produttori/manufacturers/contadinazioni); Un progetto attivo nel Trapanese non solo con un impegno etico, ma con una vera e propria prospettiva politica!
Non possiamo che essere più che solidali con questa esperienza (che qualcuno di noi ha potuto conoscere e vedere di persona), oltre che gustare i loro ottimi prodotti…
Segnalo nuovamente i TRASFORMATI di NATALE EGI e le NOCCIOLE E DERIVATI della COOP. MARAMAO presentati nello scorso bollettino… se non li avete ancora assaggiati, non sapete cosa vi state perdendo!
Conclusa la rassegna di routine, prendo un piccolo spazio per spendere qualche parola in più… fine anno è sempre tempo di bilanci, non solo economici ovviamente!
La PDO è cresciuta e sta evolvendo, l’ abbiamo riconosciuto tutt*…ma dove vuole andare e come ci vuole arrivare?!
L’entusiasmo ci ha spinto a mettere sempre tante verdure alla griglia (la carne al fuoco non piace a tutt*), probabilmente più di quante ne possiamo girare.
Ma niente è finito nel dimenticatoio e tante cose stanno andando avanti, seppur lentamente… per cui anche il 2018 sarà denso di novità per la PDO.
Abbiamo dovuto darci delle priorità e ci stiamo concentrando ancora a pieno sull’ aspetto gestionale e riorganizzativo del servizio a discapito di tante altre cose, in primis alla vita associativa e culturale del DISTRETTO DI ECONOMIA SOLIDALE.
Questo è un primo “compromesso” a cui la contingenza ci ha obbligati.
Tale priorità deriva del fatto che riteniamo fondamentale sviluppare un servizio che possa essere una valida alternativa alla grande distribuzione, offrendo una vasta gamma di prodotti selezionati con i nostri criteri costitutivi, al fine di reindirizzare nell’ economia solidale porzioni di mercato sempre maggiori.
Parliamoci chiaro: le porzioni a cui vogliamo ambire rimangono pur sempre briciole infinitesimali del grande mercato globale e di sicuro poco incisive nelle logiche di potere finanziario su grande scala; ma tanto basta a noi per dare nuovo slancio e prospettive ai progetti sul territorio.
Riteniamo inoltre fondamentale creare una STRUTTURA in grado di SOSTENERE REALMENTE E CONCRETAMENTE chi nel proprio LAVORO QUOTIDIANO cerca di attuare un cambiamento, dirigendo i propri passi sul sentiero del RISPETTO PER LA TERRA E PER CHI LA ABITA.
La ricerca di maggiori risorse economiche ci ha portati quindi ad un secondo “compromesso”, quello di inserire numerosi nuovi prodotti senza avere il contatto diretto con il produttore.
Gestire un magazzino ampio richiede risorse logistiche ed economiche che ora non abbiamo, pertanto abbiamo cercato un punto di partenza per dar il via ad una crescita
Un paniere più ampio comporta maggiori entrate e facilità l’avvicinamento di nuovi associati; per fare questo ci possiamo appoggiare momentaneamente a servizi più grandi (come la coop. Tamiso), che hanno comunque svolto un valido lavoro di selezione nel campo del Biologico in Italia,
Il secondo passo sarà indirizzare le nuove risorse verso la costruzione di meccanismi e strutture in grado di gestire un ampia gamma di prodotti scelti direttamente dagli associati.
Infatti il fine ultimo non è la crescita economica e materiale, ma la crescita della partecipazione attraverso organizzazioni e strumenti che vogliono effettivamente essere un BENE COMUNE.
Concludo ringraziando tutt* per il SUPPORTO, la PARTECIPAZIONE e la PASSIONE, che ogni giorno dimostrate!
Auguri per un 2018 pieno di buoni ortaggi!
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