Pezzo di carta del 3 febbraio 2016
Piccola Distribuzione Organizzata del basso Garda – Pezzo di Carta del 3 febbraio 2016 – tiratura 48 copie
Quante novità oggi! Alcuni di voi assaggeranno le brioches sperimentali vegane della Cooperativa Aesse (ricordatevi di scaldarle un minutino nel forno, aspettiamo ansiosi i feed back!), qualcun altro si gusterà l’hamburger vegano e senza glutine di Mensanabio!
E proprio oggi vogliamo raccontarvi la storia di Priscilla. Finalmente nella compagine dei produttori della PDO è entrata una donna, e che donna!
La sua è una storia fatta di coraggio, come quella della gasista immaginaria Maria, ma quella di Priscilla è in aggiunta piena di profonda coerenza con delle scelte fatte molti anni fa, quando un fortuito caso della vita la portò a decidere il suo stile alimentare e, conseguentemente, ciò che avrebbe voluto fare nella vita: insegnare ad alimentarsi in modo vegetariano.
Ma cerchiamo di andare con ordine: all’anagrafe Priscilla Leone, nata il 2 giugno del 1966.
L’amore tra un piemontese e una toscana l’ha vista nascere a Grosseto, per poi trasferirsi a Brindisi dopo i primi sei mesi di vita. La sosta pugliese, durata sei anni, e il successivo spostamento a Toscolano Maderno sono dettati dal lavoro del padre: un impiegato di un gruppo operante nel settore della carta.
Dei primi sei anni a Brindisi Priscilla serba solo il ricordo, per la verità non molto bello, dell’asilo gestito da severissime suore. La nostra coraggiosa ragazza ricorda la sua fanciullezza ed adolescenza attraverso la passione per la musica: una insaziabile fruitrice di quest’arte, con nel cuore Joni Mitchell, CSN&Y e tanti altri. A diciassette anni, in modo casuale, le capita tra le mani un volantino della LAV. La giovane Priscilla approfondisce le tematiche della associazione animalista attraverso letture sino a manifestare ai genitori la volontà di volersi fare vegetariana. I genitori, contrari a questa “uscita” della figlia, riconosceranno appieno la sua volontà solo dopo il raggiungimento della maggiore età. Siamo nella prima metà degli anni ’80 e Priscilla, da quel momento, inizia a frequentare “La Radice” uno dei primi negozi con prodotti biologici, che aveva aperto i battenti a Salò. Priscilla matura negli ultimi anni di liceo delle idee molto chiare: il suo futuro sarà da nutrizionista. All’epoca non esistevano corsi di laurea specifici così, dopo il diploma al linguistico di Salò nel 1985, Priscilla trova a Pavia una scuola para -universitaria triennale che forma alla professione di dietista. A quei tempi si vociferava che l’educazione alimentare dovesse presto entrare nei programmi scolastici, così tra l’indirizzo merceologico e quello sanitario sceglie quest’ultimo. Grazie ad un tirocinio di un mese presso una struttura ospedaliera di Torino, capisce che la professione di dietista in questo tipo di ambiente non fa per lei. Trova comunque lavoro come dietista presso una casa di cura ad Arco di Trento, dove vivrà alcuni anni. Sono gli anni in cui trova un compagno e nasce il suo primo figlio, Nicola, nel 1993. Quell’idea di insegnare la nutrizione la accompagna sempre e Priscilla individua nella vendita di prodotti biologici uno dei modi per poterla praticare concretamente, così dopo la nascita del figlio si licenzia e torna a vivere a Villa di Gargnano, dove apre un negozio specializzato: la Cicerchia. Questo passo la mette in contatto con altri personaggi a noi noti, che saranno per molto tempo suoi fornitori: Fiorenzo Bonatti, Flavio Pizzocolo, il Cammino dei Simonelli, il forno di Giordano Stuani, Anna Frugoni di Barghe.
Già dopo la specializzazione e sino ai primi anni 2000, per una quindicina d’anni, Priscilla presta la sua professione per progetti educativi scolastici. Erano, quelli, anni in cui a livello Regionale e Provinciale venivano facilmente finanziati questo tipo di progetti e Priscilla ha sempre prestato tra le 60 e le 80 ore all’anno per queste attività in scuole elementari e medie, in alcune occasioni anche per ragazzi delle superiori. Mentre il programma prevedeva di promuovere carne di maiale e formaggi locali, Priscilla ha sempre cercato di orientare i contenuti educativi sull’alimentazione vegetale e naturale!
Varcata la soglia del 2000 il legame di Priscilla con il suo compagno scricchiola, sino a giungere ad una separazione. Nel 2002 ad una lezione di yoga, disciplina che Priscilla praticava sin dal lontano ’88, avviene l’incontro con la persona che segnerà il proseguo della sua vita: Giorgio. Un mantovano aspirante eremita trasferitosi proprio in quell’anno sulla costa di Gargnano, in località Faldone.
I due si frequentano per una paio d’anni prima che Priscilla, nel 2004, si decida a seguirlo in pianta stabile in quel luogo isolato, chiudendo definitivamente i battenti della Cicerchia. Qui i due vivranno una vita a strettissimo contatto con la natura e prenderà forma la loro famiglia, con l’arrivo di due figli: Leonardo e Alice. Al Faldone conducono un agricampeggio: ospitalità a contatto con la natura, agricoltura biologica, accudimento di animali.
Attraverso l’esperienza del Faldone vengono in contatto con il mondo dei GAS: i primi contatti sono con quello di Calvagese, poi vedono nascere il GAS Oliva di Toscolano. Con dei figli piccoli la scelta di vivere in luogo così isolato diviene sempre più difficile e l’approssimarsi dell’età scolare porta la copia alla decisione di abbandonare quel luogo incantato. Fatalità ha voluto che, proprio dopo questa decisione, la famiglia venisse colpita da una delle sciagure più grandi che possono accadere: la perdita di un figlio. Ristabilitasi a Gargnano la copia si concentra sul metabolizzare la nefasta perdita di Alice.
Priscilla è una donna forte e nel 2012 è pronta a ricominciare tutto, buttandosi nel lavoro: nasce così Mensanabio. Con questa nuova attività Priscilla corona probabilmente il suo intento, maturato sin dai diciott’anni: fare educazione alimentare. Per Priscilla è importantissimo che questa educazione avvenga sin dalla tenera età e il modo migliore per farlo è prendere i bambini per la gola!
Mensanabio si occupa infatti di ristorazione vegetariana e biologica per mense scolastiche. Il progetto di Priscilla è certamente encomiabile seppure difficoltoso: inutile mettere in evidenza che nello scenario in cui viviamo la sua piccola realtà è una mosca bianca. Ciò non dimeno Priscilla continua la sua strada assieme a Giorgio, con quella coerenza che l’ha professionalmente contraddistinta in tanti anni di attività. Sin da subito Mensanabio decide di acquistare quanto disponibile come ortofrutta dal paniere della PDO del basso Garda e, da questa settimana, uno dei suoi prodotti entra in questo paniere! I suoi hamburger vegani erano famosi già da tempo, probabilmente diversi tra voi li avevano già assaggiati (mai frequentato la Pizzeria Baraonda di Soiano?), e ora tutti i PDOisti del basso Garda avranno la possibilità di confermarne la fama con la consapevolezza che questo gesto di acquisto sostiene un circuito economico virtuoso legato al nostro territorio.
Ricordiamo con piacere anche il prezioso contributo di Priscilla in cucina, in occasione della recente Cena Sociale della Associazione verso il DES basso Garda. Oggi Priscilla, Giorgio e Leonardo vivono nel borgo di Limone di Gavardo, e, dal recentissimo passato, la cucina ufficiale di Mensanabio si trova all’interno della scuola il Sassolino Montessori in località Soprazzocco di Gavardo. Tanti in bocca al lupo, Priscilla!
BUON CAMBIAMENTO, E TANTI ORTAGGI BUONI PER TUTTI!
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